Ristretti Orizzonti, 3 marzo 2013
Nel solo mese di febbraio sono morti, per cause da appurare,
tre detenuti nel carcere di Poggioreale, nel quale sono “ospiti” circa 2.781
unità su una capienza di 1.679 posti. Lo rende noto oggi Mario Barone,
Presidente dell’Associazione Antigone-Campania.“L’1 Febbraio 2013 C.D., già
ricoverato al Centro Clinico interno al Carcere di Poggioreale, è deceduto dopo
un ricovero urgente al Loreto Mare. F.M. è morto il 6 Febbraio 2013 in
Ospedale, dove era stato ricoverato dal 26 gennaio 2013. R.F. è deceduto a
seguito di un malore in istituto il 16 febbraio 2013: il 118 ne ha constatato
il decesso”.Questa la drammatica sequenza di morti secondo il portavoce
dell’associazione. “È davvero un dato preoccupante” - ha detto Barone - “la
sequenza di tre decessi per ragioni legate alla salute. Nei primi due casi, il
ricovero in una struttura ospedaliera extra-muraria, avvenuta solo pochi giorni
prima del decesso, solleva non pochi interrogativi sugli standard delle
prestazioni sanitarie rese all’interno del carcere. Per quanto riguarda
l’ultima morte improvvisa, ci chiediamo quali siano le procedure previste nei
casi di emergenza e quali interventi di pronto soccorso si attivino in attesa
dell’arrivo dei sanitari del 118”.“Nonostante siano passati cinque anni dal
passaggio della sanità penitenziaria dal Ministero della Giustizia alla
competenza delle Asl” - continua Barone - “ad oggi, non abbiamo dati affidabili
e certi sui quali effettuare un monitoraggio. Secondo le nostre stime oltre il
60% dei detenuti presenta una patologia cronica. La tutela della salute in carcere
rimane una zona grigia dei diritti fondamentali del detenuti”.“Il nuovo
Parlamento” - ha concluso il presidente campano di Antigone - “dovrà occuparsi,
non solo delle drammatiche condizioni di sovraffollamento carcerario che hanno
portato l’Italia ad essere condannata dalla Corte europea dei diritti
dell’Uomo, ma anche della tutela del diritto universale alla salute all’interno
degli istituti di pena. Noi da subito segnaleremo questi decessi al Garante
campano dei diritti dei detenuti e al Presidente della Commissione Sanità e
Sicurezza sociale del Consiglio regionale perché se ne approfondiscano le cause
e le dinamiche”.