mercoledì 23 maggio 2012

Lettera di una volontaria :" Hanno cestinato il mio progetto e con esso la rieducazione"


Caro detenuto ignoto ,
sono una volontaria, mi chiamo M.S. , del carcere di massima sicurezza di Opera di Milano .sto scrivendo ai media,     alle associazioni di volontariato  ai giornali questa mia denuncia circa la totale indifferenza che si e' creata dopo aver per un anno attivato il progetto "sportivi dentro " all'interno del carcere sopra-citato. dopo l'evento sportivo avvenuto in data 15 giugno 2011 con tre squadre esterne entrate per la prima volta al fine di effettuare un evento unico nel suo genere , tutto il progetto per l'anno 2012 e' stato cestinato nella spazzatura dei ricordi in quanto  chiuso , senza mai che nessuno del direttivo mi avesse avvisata ed informata del perche' fosse stata presa una decisione a mia totale insaputa. il corso di pallavolo per i detenuti strutturato con cadenza bi-settimanale con 3 ore di allenamento presso la palestra dell'istituto e portato avanti da prof. in scienze motorie con 25 detenuti partecipanti, ed altrettante domandine di richiesta da altri per potervi accedere, e' volatilizzato nel nulla, poi ci si domanda perche' ad oggi siamo gia' a 61 suicidi nelle carceri d'italia?
Distinti Saluti,
MS

Lettera di una moglie :" Denuncio l'abuso di potere del Magistrato di Sorveglianza"


Vi Scrivo sperando che almeno voi vogliate contattarmi per denunciare all'opinione pubblica una situazione   che ormai è diventata insostenibile. 
Il magistrato di sorveglianza, in carica da agosto 2011, si è recato a far visita ai detenuti del carcere di Rimini  solo dopo un articolo apparso sui quotidiani in cui la deputata Bernardini denunciava la sua latitanza da circa 6 mesi, in quell'occasione ha parlato con i detenuti promettendo provvedimenti, tutti puntualmente disattesi.
Questo Magistrato non concede un giorno di permesso premio a nessuno dei 200 detenuti da agosto, anzi li ha negati anche a chi ne usufruiva già. Non applica la legge sull'esecuzione fissando camere di consiglio quasi solo esclusivamente ai fine pena.
Il suo comportamento pro-detenzione, alla faccia dell'incentivazione delle misure alternative, sta mettendo in serie difficoltà famiglie con minori, che si trovano da lungo tempo senza una seconda entrata aspettando mesi e mesi una camera di consiglio per l'affidamento ai servizi sociali, che non si sa quando arriverà. Mio marito, per esempio, uno tra i tanti, ha chiesto la fissazione della camera di consiglio il 20 dicembre 2011, senza che ancora il magistrato si sia degnato di trasmettere gli atti al tribunale di sorveglianza.
Questo comportamento che secondo me cela "un abuso d'ufficio", sta inficiando il lavoro degli educatori, non permette loro di procedere con il loro lavoro, non gli permette di completare l'osservazione anche di chi ha comportamenti ineccepibili, con relazioni più che positive dello staff interno e della direttrice.
La direttrice stessa del carcere, dott.ssa B. ha chiesto e ottenuto, il 17 maggio u.s. un appuntamento con il Magistrato per denunciare il suo comportamento scorretto che  non ha rispetto per il lavoro di chi in carcere è tutti i giorni e lavora a contatto con i detenuti.
Io mi auguro che qualcuno mi possa aiutare a denunciare questo stato di cose, che uccidono la funzione rieducativa del carcere e creano grossi disagi psicologici a tutti coloro che potrebbero godere della legge sull'esecuzione  esterna della pena per ricongiungersi alle loro famiglie e ricominciare l'attività lavorativa che li aspetta fondamentale in questo periodo di crisi, invece  a queste persone tale diritto è negato da una giustizia che non è uguale per tutti, ma che è stata modificata e interpretata da una persona  aa mio avviso, assolutamente non degno di  ricoprire il ruolo di Magistrato di Sorveglianza.
M.R.